Comunicazioni storiche
*Una posa gentile, un gesto gentile *Carmela e Gilda *Un amore lungo 50 anni *Due delle prime 10 Orfanelle *La Società della M.del Rosario *Da 80 anni sotto la protezione della Madonna *Antica stampa donata da B.L. *Mamma e papà, sposi a Pompei nel 1949 *Una lettera del 1938 nascosta in un quadretto
*Una posa gentile, un gesto gentile
In un giorno di fine settembre 2013, fu notata una signora che, in Santuario, rivolto il viso verso la cupola, osservava le figure rappresentate da Angelo Landi nel suo affresco "Sogno o visione di San Domenico".
Aveva una foto tra le mani e indicava alla figlia questa o quell’immagine. Incuriositi, fu avvicinata e raccontò una storia sorprendente.
Nel 1939, ancora undicenne, Giovanna Vecchioni posò per il pittore, che la immortalò nella sua opera, conclusa nel 1941.
A ricordo di quell’incontro, la signora ha una dedica di Landi dietro la foto che la ritrae: "A ricordo di una posa gentile, un gesto gentile".
*Carmela e Gilda, le mie zie orfanelle
Sono Paolino Papa, nipote delle due Orfanelle di cui allego la foto scattata negli anni ’20, quando furono ospiti degli Istituti di Pompei.
Nel mese di febbraio 2014, Carmela Papa ha lasciato morendo, all’età di 93 anni, una piccola somma di denaro per ogni suo nipote. Gilda era morta negli anni ’50.
Io, Paolino, offro con tutto il cuore la mia quota al Santuario di Pompei in ringraziamento per quanto fatto per le mie zie durante la loro permanenza all’Ospizio Femminile, e anche perché zia Carmela ne sarebbe stata contenta.
Con gratitudine e devozione
Paolino Papa – Marigliano (NA)
Egregio Direttore, sembra ieri che, proprio in questa chiesa della Madonna di Pompei, io e mio marito ci siamo uniti per tutta la vita.
Siamo tanto contenti di annunciare che stiamo per celebrare il nostro 50° anniversario di Matrimonio.
Vi inviamo una fotografia scattata davanti al Santuario di Pompei nel lontano 1 dicembre 1960.
Vi mandiamo anche un’offerta per celebrare una Santa Messa all’Altare della Madonna in quel giorno.
Ringraziamo il Signore e la Madonna per l’aiuto e la protezione che in tutti questi anni hanno elargito a noi, ai nostri figli e alle loro famiglie.
Distinti saluti.
(Antonietta e Alfonso De Lauri
Montreal – Canada)
*Giovina e Nunziatina Canzanelli – due delle prime 10 Orfanelle
Alle care Suore Domenicane Figlie del Santo Rosario di Pompei.
Sono Antonietta Stile di Torre del Greco. Vorrei far conoscere ai lettori di questa rivista la storia di due delle prime dieci Orfanelle che il Beato Bartolo Longo riunì nell’Istituto da Lui fondato. Si chiamavano Giovina e Nunziatina Canzanelli (nella foto).
A Torre del Greco, nella zona dei Cappuccini, abitava un Vescovo, Mons. Antonio Scotti, che non era del luogo, ma nato a Napoli nel 1837, era stato Vicario e poi Vescovo della Diocesi di Benevento.
Nel 1898 l’anziano presule si ritirò a vita privata e scelse Torre del Greco, luogo salubre per la sua salute. Però era solo, non aveva parenti che gli potessero far compagnia o badare alla casa così si rivolse all’Orfanotrofio di Pompei e ospitò le due signorine a casa sua. Il Vescovo le curò come figlie e alla sua morte, avvenuta l’11 giugno 1919, lasciò loro una dote che avrebbe permesso ad entrambe di vivere abbastanza bene.
Giovina morì durante la II guerra mondiale, Nunziatina ha goduto di una più lunga vita. Noi la chiamavamo "a Signurina Monsignore". Era sempre con il sorriso sulle labbra, disposta ad aiutare tutti, specie i bambini, amava molto cantare, si prestava tanto per la nostra parrocchia di "Sant’Antonio Brancaccio".
Con il passare degli anni si ammalò e, all’età di 90 anni fu affidata alle Suore della Divina Provvidenza dove, ultranovantenne, il 3 novembre 1976, morì.
Un caro saluto.
(Antonietta Stilke
Torre del Greco – Napoli)
*La Società della Madonna del Rosario di Pompei a Painesville
Cari amici, invio un’offerta raccolta nel nostro Gruppo di preghiera dedicato alla Madonna di Pompei a Painesville, Ohio. Questa tradizione continua dal 1920, quando un piccolo gruppo di fedeli, guidati da Giacomo Palumbo, il mio bisnonno, cominciò a raccogliere offerte tra gli italiani per l’Orfanotrofio di Pompei ogni 8 maggio. Le inviava a sua sorella Anna, Suora Domenicana a Pompei col nome di Lucia.
Quest’ultima, nel 1929, inviò al fratello Giacomo una grande tela della Madonna di Pompei, e solo tre anni dopo il mio bisnonno e altri amici fondarono "La Società della Madonna del Rosario di Pompei" nella chiesa di St. Mary a Painesville, per promuovere la devozione alla Madonna e la recita del Rosario. Ancora oggi il quadro, che si trova a casa mia, a maggio viene portato nella chiesa di St. Mary per la celebrazione annuale.
Una parte dell’offerta è per il materiale in inglese che ci avete inviato e per le spese sostenute. Tutto è stato ricevuto in tempo per la festa. Ho fatto delle copie a colori della benedizione del Vescovo, le ho fatte incorniciare e le ho date a ciascun membro del Gruppo per la loro casa.
Sono stati molto felici di riceverla. La maggior parte di loro non è mai stata a Pompei e sperano di venire un giorno. Allego richieste di preghiera dei fedeli da mettere ai piedi della Madonna. Il gruppo si riunisce ogni martedì mattina per due ore di preghiera.
C’è anche una dolce anziana signora di 88 anni che per me è come una madre adottiva, perché si è presa cura di me. Sette anni fa, quando misi in vendita la casa a Chesterland e comprarne una qui, a Mayfield Heights, mi sono ritrovata senza dimora per quasi due mesi: la mia era stata venduta velocemente e la nuova non era pronta quando ho dovuto traslocare.
Quella cara amica mi ha ospitato per tutto il tempo senza chiedermi niente. Ringraziamo di cuore il Santuario per aver fatto sentire importante il nostro piccolo gruppo. Negli ultimi anni le nostre parrocchie sono state molto attive nel promuovere l’autogestione. Ci sforziamo di imparare e insegnare come offrire il nostro aiuto in "tempo, talento e gestione".
Porto la Santa Eucarestia a un gruppo di anziani una volta al mese e quando parlo loro delle attività del Gruppo si rammaricano di non poter dare o fare qualcosa. Allora li rassicuriamo dicendo che fanno la cosa più importante: dire il Rosario. Alcuni giorni sono così occupata che non riesco a dire il Rosario e ho bisogno che loro lo facciano per me e per tutti coloro che non hanno il tempo.
Preghiamo per tutti coloro che collaborano nel Santuario.
(Kathy Palumbo Bowers
Mayfield Heights (Ohio) – USA)
*Da ottant'anni sotto la protezione della Madonna del Rosario
Lo scorso 27 giugno nostra madre, Annamaria Aiello, ha compiuto 80 anni, Noi, suoi cinque figli, assieme ai dodici nipoti, abbiamo voluto ringraziare Dio per avercela donata e conservata finora con la celebrazione di una santa Messa.
È stato un bel momento di unità familiare. Al termine della festa per questo suoi importante compleanno, come ricordo dell’occasione, ha voluto donare a tutti gli intervenuti una corona del Rosario.
Lei, infatti, è molto devota alla Madonna di Pompei, recita tutti i giorni il santo Rosario e segue assiduamente tutte le celebrazioni trasmesse dal vostro bellissimo Santuario su Tv2000.
Fin da bambina veniva a Pompei assieme ai suoi genitori, cole testimonia questa foto che la ritrae a pochi mesi, davanti al Santuario durante i lavori di ampliamento degli anni trenta del XX secolo. Abbiamo scritto questa lettera per condividere con tutti voi la nostra gioia e per affidarla, ancora una volta, alla vergine del Santo Rosario di Pompei.
(Famiglia Somma Aiello)
*Un'antica stampa donata dal Beato Bartolo Longo
Una stampa della Madonna del Rosario ritorna al suo antico splendore e alla vista dei fedeli. È quella conservata per anni in archivio e che per volere di don Agrippino Salerno, attuale rettore della chiesa "Santa Maria del Rosario" di Biancavilla (Catania) torna ad essere ammirata e venerata.
La stampa, datata 1885, fu spedita tramite raccomandata dall’avvocato Bartolo Longo, oggi Beato, al Prevosto della Collegiata e cappellano della chiesa, il canonico Vito Piccione.
In seguito venne collocata nella chiesa in una ricca e settecentesca cornice lignea dorata finemente intagliata e nel 1938 il rettore Canonico Pasquale Castro durante la supplica invitava i fedeli a rivolgere la tradizionale preghiera alla Vergine Maria a maggio e ottobre.
Dopo la chiusura della chiesa a causa del terremoto del 1998 e restauro delle opere d’arte al suo interno, la stampa venne conservata in archivio.
E ora finalmente sarà possibile ammirare di nuovo e pregare la Beata Vergine Maria del Rosario di Pompei.
Antonio Alessandro Marino Zappalà - Biancavilla (Catania)
*Mamma e papà, sposi a Pompei nel 1949
Marianna De Martino
*Una lettera del 1938 nascosta in un quadretto
Una devota del Santuario, M.T.D., ha acquistato al mercato romano di Porta